"C'erano quelli che leggevano e poi c’erano gli altri.
Ci si accorgeva subito se uno era un lettore oppure no.
Tra gli esseri umani non c’è differenza più grande."
Un libro sull'emigrazione intesa in senso lato, da un paese, da se stessi, dagli altri, e sui danni provocati dal senso di sradicamento e dalla solitudine che la scelta di partire spesso comporta.
A volte, l'unica scelta possibile è quella di partire.
«Barbara Cagni dà vita a un romanzo che è insieme affresco di un'epoca e spaccato familiare, di più, entra nel cuore della vicenda più umana di tutte: il congedo. Dagli affetti e da se stessi. Quanti, oggi come ieri, partono in cerca di fortuna, in un altrove spesso illusorio che coincide, invece, con l'infelicità più dura. Ma l'amore, infantile, puro, sa come resistere» – Daniele Mencarelli