"C'erano quelli che leggevano e poi c’erano gli altri.
Ci si accorgeva subito se uno era un lettore oppure no.
Tra gli esseri umani non c’è differenza più grande."
Isola di Ventotene, 1939. Mentre in Europa comincia la Seconda guerra mondiale, alla colonia di antifascisti si aggiunge un nuovo elemento, uno scienziato ebreo romano. Giacomo ha un segreto: è reduce da un esperimento che lo ha sconvolto, culminato in una doppia scomparsa. Quella di un amico, finito chissà dove – anzi, chissà quando – e quella dell’unico prototipo esistente di macchina del tempo. Un giorno Giacomo rivela il proprio segreto ad alcuni compagni di confino. Sulle prime i più lo ritengono un folle, ma pian piano, nel clima di isolamento della colonia – dove accanto ai dibattiti sul futuro c’è chi come il giovane Erminio si perde in fantasticherie popolate da creature del mito classico – si fa strada l’idea di una grande impresa antifascista: costruire un’altra macchina del tempo, scavalcare gli anni peggiori, modificare la storia. Ma Giacomo può realizzare un nuovo prototipo? In realtà l’isola sembra il posto perfetto per riuscirci: quello che non manca, a Ventotene, è l’immaginazione.